La problematica
La cercospora, è la malattia che causa i maggiori danni alla bieticoltura italiana. Causata dal fungo Cercospora beticola, negli ultimi anni è divenuta sempre più presente. E’ riconoscibile dalle caratteristiche pustole di forma rotondeggiante di 2-3 mm che si manifestano a livello della lamina fogliare. Le piccole macchie necrotiche tendono poi a confluire in più aree, fino ad interessare la quasi totalità della foglia, che infine, dissecca assumendo una caratteristica colorazione scura. L’apparato fogliare originario finisce quindi per essere completamente distrutto. In questa fase ed in particolari condizioni climatiche, si innesca il fenomeno del ricaccio fogliare, che porta successivamente ad una perdita della polarizzazione, e quindi della produzione. Una non corretta lotta alla cercospora può causare importanti perdite di PLV, e compromettere quindi la redditività della coltura.
L’alleato
CURVIT Cu contiene Azoto, Fosforo e Rame. Azoto e Fosforo, nell’ originale legame, realizzano un forte trasporto d’energia favorendo l’attività metabolica. Le piante sono cosi indotte a produrre una quantità notevole di elaborati, utili per meglio tollerare situazioni di stress.
Il Rame, notoriamente poco mobile nella pianta, in questa torma diviene maggiormente efficace; esso è infatti il catalizzatore di molti enzimi, partecipa al metabolismo delle proteine e dei carboidrati, favorisce la fotosintesi clorofilliana e la sintesi degli zuccheri.
CURVIT Cu ha confermato nelle annate una costante ed apprezzabile efficacia, impiegato in abbinamento agli specifici prodotti anticercosporici, sostenendone l’azione.
Il parametro dell’Area Fogliare Ammalata (AFA) migliora sensibilmente, garantendo alla foglia una prolungata efficienza; è quindi favorito anche il valore del Saccarosio, a vantaggio della PLV.
Modalità e dosi di impiego
CURVIT Cu va impiegato alla dose di 2,5-3 L/ha in abbinamento agli interventi anticercosporici.